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Il Sasso Caveoso

La Casa Grotta del Casalnuovo si trova nel cuore del Sasso Caveoso, uno dei due antichi rioni della città di Matera, il cui nome deriva dal fatto che il paesaggio urbano è costituito prevalentemente insediamenti nella roccia con ambienti scavati e grotte.

Il Sasso Caveoso si estende verso Sud a partite da Piazza San Pietro Caveoso, dove si trova l’omonima chiesa costruita nel XIV secolo a strapiombo sul canyon della Gravina. Qui ci si trova al centro di un paesaggio incredibile, circondati dalle case dei Sassi costruite in successione lungo i fianchi del versante interno del canyon mentre sul versante opposto si trovano gli insediamenti rupestri e preistorici di Murgia Timone.
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  • Sasso Caveoso - Matera
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  • Sasso Caveoso - Matera
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Qui si può comprendere cosa sia il cosiddeto habitat rupestre, un sistema insedieativo dove le architetture costruite si fondono e si integrano con le architetture scavate. Nei Sassi di Matera non ci sono grotte naturali ma ambienti scavati dall’uomo per via della presenza della calcarenite, una roccia facile da scavare e modellare per ricavare ambienti dove vivere, lavorare e conservare risorse alimentari e acqua.

Per questo la visita alla Casa Grotta permette di comprendere questo processo e questo sistema di insediamento, leggendo attraverso la configurazione dello spazio e l’arredamento il modo in cui si è vissuto in questi ambienti.

Il Sasso Caveoso è caratterizzato e dominato dalla presenza di un imponente sperone roccioso, il Monterrone, al cui interno sono state costruite due chiese rupestri, Madonna de Idris e San Giovanni in Monterrone. In quest’ultima si possono ammirare pregevoli affreschi rappresentativi delle pitture rupestri medievali. Particolare è l’affresco del Cristo Pantocratore (XI-XII sec.), con una duplice iscrizione in lingua latina e lingua greca.

Esempio notevole di architettura religiosa rupestre è la chiesa di Santa Lucia alle Malve: divisa in tre navate da pilastri, con absidi, nicchie, colonne, offre la possibilità, anche a un occhio poco attento, di ammirare l’architettura in negativo, cosiddetta perché ottenuta togliendo roccia dal pieno e non aggiungendola.

Nel pianoro soprastante la chiesa di Santa Lucia si sviluppa una grande necropoli medioevale, con circa 100 tombe scavate nella roccia, collocando, così, “li morti sopra li vivi”, come scriveva il cronista Eustachio Verricelli nella “Cronica de la città di Matera” (1595).

Proseguendo si trova il rione Malve, così chiamato per la presenza di numerosi fiori di malva, la visita del Sasso Caveoso prosegue nel rione Casalnuovo, dove sono presenti numerose cantine e frantoi rupestri che hanno rappresentato per i materani importanti siti per la produzione di vino e di olio.
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